mercoledì 21 marzo 2018

non significa un cazzo

le iniziali del mio nome Turra Alberto Amedeo Nazzareno ad un certo punto hanno iniziato suonare alle mie orecchie come una parola a sè stante: Taan.
non significa un cazzo.
no, non è vero, in qualche lingua remota qualcosa significa ma niente che mi riguardi da vicino.
superata la delusione di non aver trovato significati mistici ed esoterici mi convinco: è un nome proprio.
sì, lo so che tutti i nomi propri hanno nell'etimo qualche significato speciale, per esempio Giulia significa "la pelosa".
possiamo poi edulcorare la cosa attraverso più approfonditi studi e dire che potrebbe significare "appartenente alla stirpe Julia", lignaggio leggendario a causa del fatto che la trasmissione genetica aveva come tratto principale il produrre una considerevole quantità di pelo.
quindi alla fine facciamo che Giulia è un bel nome perchè ha un bellissimo suono e non andremo a raccontare alla mia nipotina Giulia questa storia, no?
alle mie orecchie anche Taan ha un bel suono e quindi se qualcuno dovesse scoprire che in gaelico significa "colui che ha le orecchie che puzzano di merda" potrebbe gentilmente non raccontarmelo?
grazie.
metto le mani avanti perchè da qualche parte ho letto che la parola Turra in chissà quale dialetto ispanico potrebbe significare "meretrice".
non puttana, troia o bagascia, bensì "meretrice".
bello.
grazie.
visto che nessun amico ispanico mi ha mai confermato il fatto ho pensato due cose: o questa nozione è molto poco diffusa tra gli ispanici normalmente alfabetizzati oppure tutti i miei amici ispanici sono gentili e premurosi con me.
come quando ho scoperto che "Amedeo" è un sinonimo partenopeo di "frocio".
bello.
bravi.
gli amici napoletani, invece, me l'hanno detto immediatamente, ridendo forte in mezzo ad altri amici non napoletani.
quindi tutto sommato ringrazio la madonna di non essere nato Turra Amedeo amico di Masaniello a Napoli durante la dominazione spagnola di Ferdinando III.

insomma, il tema è spinoso perchè con la parola Taan ci ho già fatto due cose.
la prima in verità l'ha fatta Paolo Lardera, fabuloso costruttore di chitarre di Merate ed è una spaventosamente bella chitarra con le mie iniziali incise sopra.
la tamarraggine è appena qualche centimetro sotto quella di SRV, lo so bene.



la seconda è che, annoiandomi ammorte (non so perchè, non giudico, non giudicatemi) quelli che chiamano il proprio trio/band/whatever col proprio nome, ci ho chiamato il mio trio, appunto.
the TAAN trio.
ipocrita, certo che sì, ma mi piace infinitamente di più di qualsiasi altra opzione possibile.
e sapete perchè?
perchè dentro ci suonano due motherfuckers che ancora non ci credo.
William suona il basso elettrico e Stefano suona la batteria e insieme hanno avuto la generosità e la pazienza di affrontare una mole di lavoro che non auguro al mio peggior nemico.
come scrivevo altrove sono pazzo di loro, del loro talento, della loro intelligenza musicale, della loro devozione alla loro arte e anche (forse soprattutto) del fatto che sono scemi come la merda.
penso sia questo il motivo principale per cui hanno deciso di suonare con me.
francamente non ne vedo altri.


quest'anno suoneremo un pò in giro per promuovere il mio disco "It Is Preferable Not To Travel With A Dead Man" uscito per Chant Records (USA) e Felmay (ITA), gioia immensa di cui scrivevo qui e di cui qualcuno sta scrivendo (devo dire molto bene) qui.
vi raccomando di venire a sentirci perchè, come dicevo sopra, Taan non sono precisamente io e la mia musica con le loro mani addosso non è più precisamente mia.
è meglio.
vi aspettiamo. 
qui.







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