sabato 12 marzo 2011

l'internazionale trovatori

I trovatori sono l’ultima stirpe di musicisti/poeti che l’Europa ricorda in quanto mistici dediti in principio (in epoca pagana) al culto della madre terra poi modificatosi nel culto della madre santa (in epoca cristiana) e poi ancora nel culto dell’amor cortese. In questa epoca la madre terra reclama (ri-chiama) la nostra attenzione.
International Troubadours è un open duo (Alberto N.A. Turra e Davide Tedesco) ed ha all’attivo un disco intitolato ‘Perché il vento non tace’ con la partecipazione alla voce di Sarah Demagistri. Il secondo disco intitolato ‘Sacred Ground’ vede la partecipazione alla batteria di Alberto Pederneschi. Il suono del trio cerca la sua ispirazione in realtà come Masada string trio, Bill Frisell trio, l'Experience di Hendrix, Charming Hostess e Cosa Brava di Fred Frith. Jazz_core con nuances balkan funk.

questo il disco con Sarah "perchè il vento non tace" composto, registrato e prodotto in occasione della produzione teatrale 'la ballata dei suicidi' di corrado accordino :

Canto quarto (from the album 'perchè il vento non tace') by Alberto N. A. Turra


questo il c.s. (tipo):
"partendo dai presupposti drammaturgici propostici da corrado ci è sembrato che l'operazione più urgente fosse quella di dichiarare l'incosistenza della realtà intesa come oggettività.
istintivamente, quindi, abbiamo escluso la possibilità che la voce cantata disponesse di parole.
eliminata la parola dalle melodie, prima fonte di fraitendimento
fra gli uomini, siamo stati liberi di metterci in ascolto degli archetipi musicali possibili: dovevamo essere la voce a volte dolorosa, a volte distaccata, altre volte di rimpianto, di anime/non_più_corpi (non angeli ma uomini suicidati) con un conto in sospeso col mondo dei vivi.
la musica sacra di ogni epoca ha tentato il movimento inverso, una comunicazione di direzione inversa a quella che è stata chiesta a noi: il tentativo è sempre stato quello di avvicinare l'uomo alle anime dell'aldilà (tribalismo e sciamanesimo di ogni area geografica e cultura, il folklore balcanico, voodoo, santeria), alle sfere celesti (musica sacra dell'Islam, del Tibet, Indu), a Dio (dal canto gregoriano in poi).
al contrario noi abbiamo tentato di immaginare e di farci tramite di quella musica che potesse invece partire da quelle sfere per raggiungere i vivi.
il risultato che abbiamo ottenuto è una sincrèsi della rappresentazione che noi tre abbiamo dei riferimenti e dei procedimenti sopra citati."

ciò detto il 9 aprile 2011 presentiamo il secondo disco intitolato Sacred Ground al teatro binario 7 di monza.
trepidanti vi aspettiamo!

Nessun commento:

Posta un commento